mercoledì 11 febbraio 2015

Speciale Carnevale!


Visto che domani è giovedì grasso, oggi parleremo delle maschere italiane!

Il testo originale che abbiamo usato come riferimento è tratto da questa pagina:
http://parliamoitaliano.altervista.org/le-maschere-italiane-la-commedia-dellarte/

Le maschere itagliane - La commedia dell’arte

La maschera ha sempre caratterizzato il costume degli attori e dei supereroi ma è molto apprezzata anche dai sub. Molte volte è stata usata per mettere in risalto la personalità di un personaggio in scena o nelle beauty farm per idratare ed ammorbidire in profondità pelli secche, aride e sciupate dall'inarrestabile avanzare del tempo.
Con la commedia dell’arte, in Italia hanno avuto molto successo alcune maschere che esprimevano le virtù e i difetti delle persone, fino ad essere dei veri e propri rappresentanti, a volte, dell’immagine di alcune città italiane.

Ecco alcune delle maschere più famose in Italia:

Arlecchino
Arlecchino è intelligente ed infatti fa scherzi e rompe le scatole a tutti ed ha sempre fame. È il servo semplice e sincero molto spesso di due padroni. La sua città è Bergamo (ancora non è noto se si tratti di Berghem de sura o de sota) ed è probabilmente per questo motivo che rappresenta la cultura veneziana[cit. senza prove sicure].

Contrasto
La maschera di contrasto è il tipico travestimento del fotografo che ha sbagliato la messa a fuoco. Di solito è confezionata da un grafico.

Balanzone
Balanzone sa tutto (ma questo è tutto quello che sa) e parla di tutto. Quando parla è molto pesante, un po' per via dell'alito ma soprattutto perché usa molte frasi in latino sui generis e la filosofia per fare discorsi senza logica. È l’immagine del laureato pedante: s. m. e f. e agg. [prob. der. del lat. pes pedis «piede» (dall’accompagnare a piedi), raccostato a pedagogo]. Per questo è la maschera che è legata a Bologna, che si considerava la capitale della cultura e del Lambrusco.

Mascherina
Mascherina è conosciuta dai più intelligenti o dalle persone più acute, che la riconoscono spesso, e naturalmente dai fans dei Litfiba.

Capitan Spaventa
Capitan Spaventa viene da Genova, urlando. È un soldato sognatore colto e giusto, belìn! È uno spadaccino temerario che terrorizza i suoi avversari al grido di: "Molto appropriato, combatti come una mucca!" (dite la verità, vi aspettavate un «Vaffa'», vero?).

Zorro
Zorro (volpe in lingua spagnola) è un celebre personaggio dell'immaginario, un eroico giustiziere mascherato e abile spadaccino, poi ritiratosi a vita privata nel suo mulino, le cui gesta si svolgono nella California nel periodo del dominio spagnolo. È noto per aver combattuto contro Maciste ma anche e soprattutto per essere la risposta per antonomasia alla domanda: "Da cosa ti travesti a Carnevale?".

Gianduia
Gianduia è, ovviamente, la maschera di Torino e da lui arriva il nome del cioccolato gianduiotto che fa rima con Lingotto ma non con FIAT (che è comunque un cremino con cioccolato alla gianduia). È un cavaliere, ha coraggio, adora mangiare bene e il buon vino. Del vino conosce tutto. È anche intelligente e furbo ed infatti ha spostato la sua fabbrica a Detroit[cit. senza senso].

BCO
BCO è una maschera di sangue se non porta la TATA al centro commerciale o se semplicemente apre bocca perché viene subito picchiato dagli amici (del resto, basta vedere cosa scrive). È pigro e gran divoratore di Pizza.

Meneghino
Meneghino è la maschera di Milano. È l'immagine del servo rozzo però onesto, che vuole rimanere libero dalla forfora e bello nei capelli. Non abbandona il suo popolo quando deve lottare, è sempre disposto a criticare gli aristocratici e, per essere imparziale, tifa sia Milan che Inter.

Pantalone
Pantalone è un vecchio, ricco e brontolone commerciante di baccalà mantecato e di fegato con le cipolle, che vive a Venezia. Nonostante abbia ricevuto la visita di tre spiriti lo scorso Natale, è rimasto il solito taccagno, ostrega! Ed infatti come ogni buon vecchio pantalone è logorato in fondo.

Colombina
Colombina anche lei è di Venezia ed è la fidanzata di Arlecchino, anche se lui vuole evitare il matrimonio per motivi fiscali. È una serva intelligente e maliziosa. Bravissima a risolvere i casini che provoca Arlecchino. Anche detta «Colombina Motta», «i palummeddi» o «pastifuorti», tende a sparire durante il periodo pasquale, per una serie di motivi non noti[cit. anonima o non nota].

TATA
TATA è la maschera tipica dei centri commerciali italiani visto che è sempre là. È famosa per le sue foto, per i suoi ritardi e perché è coccola.

Pulcinella
Pulcinella è la maschera di Napoli. È anche l’immagine del napoletano: non solo perché l'appiccica al posto della foto tessera nella carta di identità[cit. inventata] ma soprattutto perché anche se ha molti problemi ha sempre un grande sorriso. È anche il servo povero che dice la verità ai padroni, però ridendo, cosicché non si capisca la gravità di quel che dice ma anche perché fa buon sangue. Ha la gobba e il naso grande ed è per questo che gira senza casco.

Ferro
La maschera di Ferro (?, ? - Parigi, 19 novembre 1703) fu un individuo la cui identità non è mai stata realmente accertata e del quale vi sono notizie storiche che dicono che fosse un prigioniero durante il regno di Luigi XIV. Altri ritengono che si tratti di un celebre cantautore e produttore discografico italiano o ancora un elemento chimico. È conosciuto anche come «Braccio di» o «Popeye».

Rugantino
Rugantino è quello che risponde che è meglio perdere un amico che una buona risposta. Definito «er mejo der colosseo», è buono, «parac**o» però a volte pigro. Rappresenta la Roma popolare, piena di sentimenti di solidarietà e giustizia, la Roma che ci fa piangere e abbracciarci ancora, che se specchia dentro er fontanone, ma rappresenta anche colui che regge er moccolo. Anche lui per essere imparziale, tifa sia Roma che Lazio.

Ossigeno
La maschera ad ossigeno è un semplice dispositivo collegato a un recipiente contenente ossigeno, che viene applicato temporaneamente sulla bocca e sul naso. Solitamente quando si indossa questa maschera non si è mai in una bella situazione e quindi non è un travestimento di Carnevale molto popolare[cit. non esattamente necessaria].

Pierrot
Spesso confuso con l'ispettore Poirot[cit. misteriosa], il suo nome è il francesismo della maschera Pedrolino. È l'immagine del servo pigro anche se intelligente. Critica i padroni e a volte fa il contrario di quello che chiedono, quando crede che sbaglino. È anche l’immagine dell’uomo innamorato e malinconico probabilmente perché non batte chiodo. È molto pallido per via dell'emofilia e sul suo viso c’è sempre una lacrima che fa capire molte cose.[cit. Bobby Solo]

Concludendo: secondo Pirandello -considerando che l'individuo «veste» personalità diverse a seconda del luogo e del tempo in cui si trova- è sempre Carnevale.

Citazioni colte (a caso, di qua e di là) a parte, è giunto il momento di passare alla serie che nel 1972 si occupò della promozione pubblicitaria della Magnavox Odyssey[cit. falsa], la prima console per videogiochi al mondo appena uscita sul mercato: Biancaneve e i 777 nani!™

Biancaneve e i 777 nani!™
(dalla versione giapponese a puntate degli anni '70)
Episodio 9 - Patibolo - il nano giustiziere.
In questa puntata, a causa di un errore giudiziario, Biancaneve viene condotta da Patibolo, il nano giustiziere. Biancaneve evita la condanna capitale e diventa amica di Patibolo dopo averlo battuto per cinquanta volte consecutive agli scacchi e al gioco dell'impiccato.

Per questa volta saltiamo il proverbio del giorno!

BUON CARNEVALE A TUTTI!

Stay admired!

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