mercoledì 24 dicembre 2014

Gli auguri di Buon Natale de Lo zibaldone di BCO! Parte II.


BUON NATALE! BUON NATA... Eh? Ah! È domani... Ok, allora cosa scriviamo? Ci sono!!!

L'albero di Natale
(Molto liberamente tratto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)

L'albero di Natale è un albero con le palle e, assieme alla tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete o altra conifera sempreverde (basta che le foglie pungano) addobbato/a con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati, Cip e Ciop, bambini, gatti o cani domestici (che di solito lo rovesciano), pezzi del LEGO e altre decorazioni fai-da-te di dubbio gusto.

Questo può essere portato in casa o tenuto all'aperto, a seconda di come si comporta, e viene conciato per le feste qualche giorno o qualche settimana prima di Natale (spesso nel giorno dell'Immacolata Concezione) e rimosso dal suo incarico dopo l'Epifania (che tutte le teste si porta via). In certe località dell'Italia meridionale (in ambito Uè[cit. senza Fontegreca, comune della provincia di Caserta in Campania]), l'albero rimane nelle case fino alla Candelora, il 2 Febbraio. In casa della TATA, rimane, assieme al presepe, fino al Ferragosto dell'anno successivo[cit. arida, senza fonte]. Soprattutto se l'albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano sacrificati i regali di Natale impacchettati e graziosamente infiocchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere orribilmente squartati aperti ed in cui, finalmente, la TATA smetterà di chiedere cosa c'è dentro.

Nella tradizione milanese, l'albero di Natale viene preparato a Sant'Ambrogio, Sant Ambroeus (grafia classica) o Sant Ambrös (entrambi pronunciati sant'ambrœs), patrono di Milano, il 7 dicembre, di solito sopra a un panettone o ad un pandoro; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre, sopra ad un mandorlaccio[cit.ni senza fonte, se si esclude l'alcol].

L'immagine dell'albero come simbolo della vita (sarà per questo che abbattiamo tanti alberi) ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni. Nell’antico Egitto, durante il culto del sole, era usanza addobbare una piccola piramide di legno. Sulla sommità della piccola piramide di legno veniva posta la "ruota solare". Sulle facce della "ruota solare" si infilavano bastoncini di legno che venivano poi incendiati. Se il fuoco raggiungeva la piramide, l'anno sarebbe stato fortunato. Se s'incendiava l'intera casa, non era più così fortunato[cit. senza fonte, a parte la precedente vignetta di BCO e TATA].
Un viaggiatore piromane[cit. senza fontina] portò questa usanza in Europa e i paesi nordici l'adottarono (l'usanza, non il viaggiatore) per celebrare il solstizio d'inverno. Data la cronica carenza di piramidi di legno in quelle regioni, i popoli del nord decisero di addobbare invece gli abeti.

La diffusione dell'albero addobbato si ebbe in tutto il mondo per merito del principe Alberto, di origine tedesca, marito della regina Vittoria, che preparò per la famiglia reale il primo albero di Natale[questa è vera].

Ed ora, sempre sul tema "alberi e palle"...

Favola di Natale!

La leggenda dell'abete.
(liberamente tratta da: http://www.poesie.reportonline.it/leggende-di-natale/la-leggenda-dellabete.html)

Da parecchie settimane gli uccellini erano partiti. Era rimasto solamente un crociere, che tutti chiamavano Costa, perché dopo un inchino si era spezzato un'ala e non poteva più volare.
Quando uscì dal nido, si accorse che ormai faceva un freddo porco.
Allora cercò riparo tra i rami della betulla; ma la betulla lo scacciò dopo che Costa ne aveva segati circa un centinaio per scaldarsi.
Il piccolo crociere, incavolato, volò via e domandò riparo al salice. Dopo una settimana ininterrotta di assolo di pianto da parte del salice, il piccolo Costa si scacciò da solo.
Scoraggiato, l'uccellino si rivolse a un Abete: "Proteggimi tu!", supplicò.
Don Abete ebbe compassione e con un marcato accento siculo rispose: "Scegliti un riparo tra i rami e cerca fra le pigne".
"Perché?", chiese il volatile: "Miii... Idiota! Vuoi mangiare qualche cosa? E allora! C'è rimasto ancora qualche seme dentro le pigne...".
Il crociere, imbarazzato, lo ringraziò e si stabilì sul grande albero.
Passò qualche giorno. Una notte cominciò a soffiare il vento gelido del Nord.
Soffiò sulla betulla e sul salice. La betulla, ormai priva dei suoi rami, rabbrividì e perse le poche foglie che le rimanevano. Anche il salice perse le sue foglie, passando da piangente a disperato.
Ma il vento rispettò l'Abete, perché era sempre stato gentile verso il crociere e perché teneva famiglia.
Per questo l'Abete conserva i suoi aghi sempre verdi per tutto l'inverno.

Passiamo ora agli auguri internazionali...



Il senso è abbastanza diverso dalla battuta in italiano (in effetti tradotta perde un po'):
DIDA: È Natale...
BCOBALL: Stai passando una buona festa di Natale quest'anno?
TATABALL: Sì! Sto avendo una palla (mi sto divertendo alla grande)!
DIDA: Buon Natale a tutti!

E per finire, un piccolo video che ritrae in esecuzione su emulatore OpenMSX la seconda versione di un piccolo (stupido) programma per il BASIC dell'MSX che ho scritto per togliermi uno sfizio ma soprattutto per augurare a tutti Buon Natale!




A me (BCO) ed alla mia dolce (e più commerciabile) metà TATA (TA!) non resta che augurarvi un
BUON NATALE
ed un
FELICE 2015!

Stay merryed!

Nessun commento:

Posta un commento