sabato 14 novembre 2015

La fortuna della Mustang.


Scialve a tutti!
Oggi, per la serie "I racconti di Mamma BCO", l'imprudente-duo™ BCO e TATA, schedato dalla polizia internazionale con il nome de l'imprudente-duo™ TATA e BCO, hanno deciso all'unanimità di pubblicare questa cosa che dovrebbe essere una specie di riscrittura in chiave umoristica della nota favola di Esopo intitolata: La fortuna del cavallo.

La fortuna della Mustang.
Favola di Esopo adattata ai tempi moderni da un BCO ubriaco!
Il testo originale del racconto è stato tratto (in trappola) dal sito www.lefiabe.com

Un giorno una Mustang, una Giugiaro Concept dotata di motore V8 Ford da 4,6 litri a tre valvole per cilindro sovralimentato da un compressore volumetrico con intercooler, per un totale di 500 cavalli, interni con rivestimento in cavallino, carrozzeria color arancione brillante e cerchi in lega, venne incontro a un trattore Zetor Super 50 del 1960, che aveva però la marmitta forata, il carburatore ingolfato e con un carico di letame al traino, che tardò a dargli la via.
"Avrei una gran voglia di mandare fuori strada te e quel letamaio che ti porti appresso!" disse la Mustang, stizzita. Il trattore non rispose e con un colpetto di clacson chiamò testimoni tutti i passanti e due vigili urbani che pattugliavano la zona. Ma la Mustang si dileguò.

Passò qualche tempo...

La Mustang, durante una corsa clandestina, uscì di strada andando a fracassarsi contro una vecchina. Purtroppo per lei era proprio la famosa lady di ferro e, ormai ridotta a un rottame (la mustang, non la lady), fu comprata da un contadino che la mise in mezzo ad uno dei suoi campi di grano che dirvi non so, in campagna, a mo' di spaventapasseri. Appena il trattore la vide là in mezzo, tutta coperta di letame, le disse:
"Ti ricordi di me e del mio «carico», vero?", domandò:
"Bene, eccoti sepolta nella merda che prima spregiavi!".
La mustang, con nonchalance, rispose: "Sto solo facendo i fanghi ai parafanghi..." ed entrambi i mezzi scoppiarono in una risata (isterica), seguita da una buona mezz'ora di pianto disperato.

Morale n° 1: Mustang o trattore sempre nella merda si finisce.
Morale n° 2: Se Atene piange, Sparta non ride!
Morale n° 3: BCO, mi porti al centro commerciale?
Morale n° 4: Per piacere, TATA...
Morale n° 5: A leggere le favole di BCO si finisce con il mal di testa!

Ma lasciamo Mustang e trattori ai loro problemi di pelle e passiamo ad argomentare l'ennesimo episodio della saga a cartoni animati che il 6 ottobre 1979 accompagnò Papa Giovanni Paolo II a visitare gli Stati Uniti[cit. falsa come una citazione falsa]: Biancaneve e i 777 nani!™

Biancaneve e i 777 nani!™
(dalla versione giapponese a puntate degli anni '70)
Episodio 36 - Giocattolo - il nano realizzato in Cina.
Dopo una lunga permanenza in estremo oriente, Giocattolo torna dalla Cina, paese nel quale è riuscito a realizzarsi come imprenditore nell'industria del divertimento fai-da-te. Biancaneve trova il nano molto divertente ma, come nell'episodio precedente, i soliti due carabinieri gaipponesi fanno irruzione nel condominio dei nani ed arrestano Giocattolo con l'accusa di non essere a norma CE.

Concludiamo con l'immancabile (perché è lento a spostarsi) proverbio del giorno:
"A mali estremi estremi armadi. Non c'entra nulla ma suona bene!"

Stay offered!

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