domenica 29 maggio 2016

Speciale Rovigo Comics 2016 - Part two!


Strip dedicata a Serena Romio (che, purtroppo per lei, ieri ha avuto la sventura di conosciere il BCO mentre lavorava indefessamente al suo stand a Rovigo Comics 2016) e al suo albo "Crazy Nena - Coraggio, fatti stirare!"! ^__^

Speciale Rovigo Comics 2016 - Part one!


Strip dedicata agli amici di Retroedicola Videoludica, in particolare a Simone SimonPPC Battaglioni, presenti con il loro bellissimo a Rovigo Comics per il weekend RetroAcademy di Rovigo! ^__^
Peccato che il BCO credeva di essere a Bologna (Storia vera)!

sabato 28 maggio 2016

BCO in trasferta...


...battuta criptica, comunque:
Scialve e «Viva la TATA»!
Il post di oggi è stato scritto ieri (venerdì) e pubblicato in differita, in quanto TATA risulta dispersa dentro a un centro commerciale e BCO oggi (sabato) sta infastidendo il prossimo a Rovigo Comics. Pertanto oggi non trasmetteremo il documentario scientifico intitolato "C'è ghiaccio sui poli di Marte?" che tutti voi nerd attendevate con ansia (da palcoscenico):



Andrà in sua vece in onda (su una tavola da surf) uno tra gli innumerevoli episodi della serie d'animazione giapponese che ha riportato il Seppuku ai suoi antichi fasti[cit. falsa come i soldi del Monopoli]: Biancaneve e i 777 nani!

Biancaneve e i 777 nani!
(dalla versione giapponese a puntate degli anni '70)
Episodio 52 - Preambolo, il nano...?
Durante tutto questo lungo episodio a Biancaneve viene raccontata la triste storia di un nano il quale, non riuscendo a trovare il suo nome, ha dovuto cercarlo viaggiando per terre e per mari, per monti e per i fiumi, nel tentativo di scoprirlo. Dopo questo lungo preambolo, Biancaneve conosce proprio il nano Preambolo che finalmente scopre il suo vero nome: Veicolo.

Frase celebre del giorno:
Condivide et impera.
Facebook

Proverbio del giorno:
A buon rivenditore di auto usate non manca Lancia.

Stay wet!

mercoledì 25 maggio 2016

Pollicinico - seconda parte.


Scialve a tutti!
Come promesso (o minacciato, non ricordiamo bene) ecco a voi tutti audaci fruitori di questo inutile blog la seconda parte del nuovo, bellissimo, adorabile, magnifico, incantevole, indimenticabile, inimitabile, apollineo, un po' bruttino in verità, racconto di mamma BCO, intitolato: Pollicinico!

Pollicinico - seconda parte.
Liberamente tatto (il dado) dalla arcinota fiaba per ragazzi Pollicino dei Fratelli Grimm, che comunque si dissociano.

Riassunto della puntata precedente:
Pollicinico, piccolo cinico (nato da Marito e Moglie) non più grande di un pollice (da cui il nome), dopo aver condotto (alla pazzia) un cavallo viene venduto a due simpatici truffatori che finiscono però truffati.

Pollicinico dormiva profondamente presso il guscio di lumaca, quando un brusio di voci lo svegliò.
Due ladri che facevano due passi si erano fermati a due passi da lui.
Uno di loro diceva all'altro di loro:
"Come potremo rubare l'oro a questo ricco prete?"
"Vi dirò io come fare!" gridò molto forte, come di consueto, il Pollicinico.
Ai due ladroni venne un principio di infarto!
"Del resto prima o poi di qualcosa si deve pur morire!" disse Pollicinico ai due malandrini, che nel contempo si stavano leggermente riprendendo, ed aggiunse:
"Portatemi con voi e io (forse) vi aiuterò. Abbassate gli occhi, sono qui vicino.".
"Come? Sei tu, piccolo diavoletto, che pretendi d'aiutarci?" dissero i due ladroni all'unisono scoppiando a ridere.
E risero così forte da provocarsi un secondo principio d'infarto!
"Io scivolo con facilità ed eleganza tra le sbarre della camera del prete..." spiegò Pollicinico con in mano il defibrillatore:
"...e poi, una volta entrato, vi passo tutto quello che volete." aggiunse, e per dimostrar di cosa era capace passò loro l'Herpes.
"Tu non sei uno stupido. Tu si proprio nu strun..." disse uno dei due uomini collocando Pollicinico con le sue piccole gambe, in spalla.
"Al contrario di voi, direi, che parlate di come commettere delitti senza accertarvi che qualcuno vi possa sentire!" rispose prontamente Pollocinico, urlando all'orecchio del delinquente.
"Che la fortuna ci assista, ma affrettiamoci perché si sta alzando la luna." disse infine il ladrone alzando gli occhi al cielo (e mica per guardare la luna).

Arrivati al presbiterio, Pollicinico vi entrò e lì si mise come un sol ometto a strillare come un gabbiano:
"VOLETE TUTTI I LUIGI D'ORO E I LINGOTTI D'ARGENTO?".
Stupiti e già con la mano sul cuore i ladri lo supplicarono immediatamente di parlare a voce bassa, perché un tal chiasso rischiava di svegliare il prete che era appunto originario di Chiasso.
Ma Pollicinico fece orecchie da mercante in fiera ai consigli dei due banditi ed aiutandosi con un megafono gridò loro:
"DECIDETEVI PERDIANA! I QUADRI E L'ARGENTERIA VI INTERESSANO O NO?".
La cuoca del ricco prete, la quale aveva il sonno leggero e l'alito pesante, udendo quel baccano, scese dal letto, accese la candela (senza dire buonasera) premendo l'interruttore e si precipitò inciampando e cadendo rovinosamente in direzione dell'ufficio.
Quando entrò (imprecando) nella stanza la trovò deserta e ai confini del mare.
I ladri, spaventati e con un pacemaker rinforzato, erano faticosamente fuggiti da sotto la finestra, mentre Pollicinico, tutto tranquillo, si era rifugiato in una mangiatoia del granaio lì vicino, sistemandosi proprio tra il bue e l'asinello.
La brava donna, rassicurata alla vista di quell'improvvisato presepe, credendo di stare sognando, tornò tosta e tostata (aveva sbattuto anche contro la stufa) a dormire canticchiando:
"So this is Christmas and what have you done...".

Al mattino, all'alba chiara, la serva, fresca come l'aria e incaricata di dar da mangiare alle bestie, s'impossessò di una bracciata di fieno greco per nutrire le mucche italiane. Quella che aveva il vitellone alla mammella si gettò avidamente sulla mangiatoia e... Hop! Pollicinico, svegliatosi, fu masticato e precipitato fino in fondo ad uno dei quattro nauseabondi stomaci (yuk!) del ruminante che ingurgitava grosse quantità di quell'erba essiccata in modo particolare, raccolta e immagazzinata ai fini di alimentare determinati animali, in particolare bovini, equini, caprini, ovini e tossicodipendenti.
"Oh donna nata solo per fare la serva io ti dico: basta fieno, basta erba! Soffoco!" gridò Pollicinico che aggiunse:
"In vita mia mai avrei pensato di dire: «basta erba!»...".
Presa da gran spavento nel sentire la mucca parlare in italiano meglio di lei, la povera serva (perché il padrone non la pagava abbastanza) cadde riversa chiamando il prete al pronto soccorso.
"Mio bravo e pio-pio-pio padrone, la nostra muu-muu-mucca parla qua-qua-quasi come un cri-cri-cristiano!" balbettò la brava donna, imitando tutto il mondo animale.
"Vediamo, figlia mia, voi sognate!" gridò stupito il prete alzando la sottana nella stalla tutta sporca.
Ma la voce risuonò di nuovo:
"Abbassate quella sottana, per l'amor del cielo! Quello che vedo è orribile!" urlò ancora Pollicinico e in effetti le calze a rete trattenute da quel reggicalze rosso amaranto all'anziano padre non donavano granché.
Il pio uomo cosparse così abbondantemente di benzina santa la stalla, la mucca e la serva e poi diede fuoco al tutto.

Pollicinico aveva paura di morire soffocato.
La stalla, la cuoca e la povera mucca furono dunque sacrificate e lo stomaco (quello dei quattro occupato dal Pollicinico) dell'italica vacca, a seguito di una violenta esplosione dovuta al metano ivi presente, fu gettato in un mucchio di detriti fumanti. Pollicinico soffrì molto cercando di uscire da quel ventre maleodorante; stava per respirare il suo primo sbuffo d'aria fresca, sennonché un lupo affamato che passava di là inghiottì lo stomaco della mucca ed il suo contenuto.
Ecco di nuovo il nostro sfortunato piccolo uomo chiamato cavallo in un diverso nascondiglio poco confortevole ed inoltre tutto buio (non che nello stomaco della mucca ci si vedesse un granché, comunque).
Pollicinico quindi mormorò:
"Caro lupo, nell'ultima via del villaggio c'è una casetta piccola così, con tante finestrelle colorate e una dispensa ben fornita. Quando arriva la notte entra dentro la magione dal tubo di scarico; potrai così riempirti la pancia a sazietà. In bocca al lupo!".
"Crepi!" rispose il lupo, perplesso.
"Questo lungo digiuno mi dà allucinazioni, infatti sento le voci... bah! Il consiglio non è poi così cattivo (a parte l'ultima parte), quindi seguiamolo." borbottò ruttando il lupo.
Il lupo, che coerentemente aveva una fame da lupi, seguì così bene il consiglio di Pollicinico che quando finalmente sazio volle andarsene il suo ventre troppo pieno gli impedì di passare nuovamente attraverso il tubo di scarico.
Era caduto in trappola!
Pollicinico si mise subito a gridare, mettendo in subbuglio la casa:
"Attenti al lupo! Attenti al lupo! Living togheter! Caro papà, ammazzate questo lupo che mi tiene prigioniero nella sua pancia!".
Ma la madre di Pollicinico, che fin dal principio avrebbe voluto un cane piuttosto che un figlio, convinse il Marito ad abbandonare Pollicinico e ad adottare invece il lupo, il quale accettò di buon grado di vivere con l'affiatata coppia, assumendo il ruolo di fedele cane da guardia.
E vissero tutti felici e contenti, tranne ovviamente Pollicinico.
"Finalmente qualcuno è riuscito a digerirlo!" disse Moglie, cinicamente... E tutti risero di gusto!

"Larga la foglia, alte le colline,
per il povero lupo finalmente un lieto fine!"

Stay stunk!

sabato 21 maggio 2016

Pollicinico - prima parte.


Scialve a tutti!
Quest'oggi TATA e BCO (meglio noti ai pescatori di beneficenza rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-banchiglia™) sono a pezzi a causa di continui cambi di programma che li costringono a cambiare programma continuamente anche quando guardano la televisione.
Pertanto, visto che lo avevamo pronto da un pezzetto, pubblichiamo un nuovo bellissimo, adorabile, magnifico, incantevole, indimenticabile, inimitabile, apollineo, così-così, racconto di mamma BCO, intitolato: Pollicinico!
Visto che TATA dice sempre che ogni racconto di mamma BCO è troppo lungo da leggere e reggere tutto in una botta (e si demoralizza tanto da voler andare al centro commerciale), questa volta mamma BCO ha deciso di giocare d'anticipo e di dividere il racconto di mamma BCO in due parti. Mamma BCO pubblicherà la seconda e ultima parte del racconto di mamma BCO nel prossimo post!

Pollicinico - prima parte.
Liberamente tatto (di biro) dalla famosa fiaba per ragazzi Pollicino dei Fratelli Grimm, che comunque ci hanno già querelato.

Troppo tempo fa, quando si filava ancora la lana ma la lana non si filava nessuno, nelle «champagne» vivevano due poveri contadini: Marito e Moglie. Si chiamavano proprio così: Marito e Moglie. Sebbene fossero molto poveri, desideravano moltissimo d'avere la villa al mare ed un figlio da mantenere.
"Pensa, Moglie mia" sospirava l'uomo:
"Come la casa sarebbe più allegrissima se ci tenesse compagnia vicino al fuoco un bel bambino!".
"Ahimè! Marito mio" rispose la moglie fermando il suo arcolaio che stava scappando da tutte le parti:
"Non sarebbe più semplice prendere un cane, a questo punto?".
Marito picchiò Moglie con un ceppo che ardeva nel camino, com'era d'uso a quei tempi.
Poi la moglie si riprese e riprese:
"Anche io sarei molto feliciccina di avere un bel bambino sul fuoco!" e proseguì, affamata:
"Anche se fosse molto piccolo, guarda, non più grande del mio pollice, l'accoglierei con grande affettato!".
La sera stessa si diedero alla pazza gioia e qualche mese dopo (presumibilmente nove), con grande felicità e grazie a un cesareo, nacque loro un figlio.
Era un bel pezzo di figliolo, nel senso che era di taglia piccolissima. Era così piccolo che per mettergli il pannolino occorreva utilizzare il microscopio elettronico. Nonostante fosse piccolo era comunque ben fatto e aveva anche una bella voce e un'intelligenza viva, che usava soprattutto per irridere il prossimo. Era anche molto abile nel manipolare le persone per far fare loro tutto quello che a lui piaceva. Tuttavia il ragazzo non crebbe più del pollice del padre. I suoi malcapitati genitori, anche se in un primo tempo si erano preoccupati, nel secondo tempo, subito dopo l'intervallo, si adattarono alla sua piccola statura e alle continue e ciniche frecciatine mortificanti, tanto da soprannominarlo «affettuosamente» Pollicinico.
Marito e Moglie vegliavano costantemente su questo piccolo uomo che avevano tanto ambiguamente desiderato affinché non gli mancasse nulla; non che lo volessero, sia chiaro, ma in qualche modo il piccolo Pollicinico riuscì a costringerli a fare ciò.
Un giorno suo padre, mentre si apprestava a partire e un po' morire per abbattere a fucilate alcuni alberi, sospirò:
"Se avessi almeno qualcuno alto e aitante che mi aiutasse a condurre la carretta e che poi mi stringesse con passione tra le sue forti braccia e...".
La carretta altro non era che la parte posteriore di un vecchio tram in disuso, riciclato come calesse trainato da un cavallo.
"Papà!" gridò Pollicinico proprio dentro l'orecchio del padre, giusto per infastidirlo:
"Visto che siete così debole e triste da non potere nemmeno lavorare come si deve, lasciatemi guidare questa schifosa carretta da solo!"
"Ma tu sei piccolo!" esclamò il padre, tentando di recuperare l'udito:
"Come potrai guidare il cavallo e tenere le redini?".
"Se anche sfasciassi questa vecchia carretta non avremmo che da guadagnarci! Comunque ho già un'idea!" gridò il piccolo uomo, questa volta nell'altro orecchio del padre, rendendolo così completamente sordo.

Pollicinico non sentiva ragioni mentre il padre non sentiva e basta e alla fine il pover'uomo diede il suo consenso scritto. Moglie attaccò quindi il cavallo alla carretta; il cavallo cercò in qualche modo di difendersi da quell'attacco improvviso ma alla fine anche lui s'attaccò al tram.
Il ragazzo, accasatosi nell'orecchio destro del cavallo, lo guidò come un vero delinquente stradale, fermandosi però agli incroci, giusto per irridere i poveri lavavetri.
Quando fu in vista della radura investì due stranieri che ivi chiacchieravano del più e del meno e cioè di algebra. Poiché udirono un vociare veramente fastidioso essi si voltarono così come si volta una pagina con su scritto: «C'era una volta».
"Hoo! Hoo! Hoo! Là! Là! Là! Merry Christmas! Stiamo per arrivare mio spompato e bolso Zeffiro! Meno male perché non ne potevo più!" gridò in quel momento Pollicinico nelle orecchie del cavallo che non ne poteva più nemmeno lui.
"Sangue di Bacco! Perbacco! Bacco, tabacco e Venere riducono l'uomo in cenere! Sto sognando!" disse quindi uno dei due e proseguì:
"Un mezzo tram chiamato desiderio che se ne va da solo trainato da un cavallo: si sente la voce del guidatore e non si vede nessuno.".
"Seguiamolo! Non c'è dubbio che si tratta di qualche fantastica trovata pubblicitaria!".
Il pesante veicolo si fermò di colpolo, sbattendo violentemente contro la catasta di legna.
Davanti agli occhi dei due curiosi incuriositi, il contadino s'avvicinò al cavallo e gli tolse dall'orecchio un bel po' di cerume, una pulce che si era infilata lì ed infine il minuscolo omino che, tutto vispo come un rospo, venne(!) a sedersi su un fuscello di paglia a qualche centimetro dai due uomini.
Nel vedere questo personaggio in miniatura così audace e pieno di risorse, anche se stranamente irritante, i due uomini ne rimasero colpiti; anche perché Pollicinico aveva cominciato a prenderli a sassate.
Alla fine uno dei due s'avvicinò al contadino e con fare sexy gli disse:
"Bell'uomo, vendeteci vostro figlio. Gli faremo guadagnare una fortuna facendolo vedere, completamente nudo, nelle fiere dei grandi villaggi turistici.".
"Vendere il mio caro figlioletto? Non se ne parla nemmeno!" rispose indignato il contadino che però avrebbe voluto farlo.

Ma Pollicinico, approfittando della distrazione dei due compari, occupati a contare i loro scudi di Captain America, disse a Marito (sempre urlando nel solito orecchio):
"Papà sei scemo? Accetta il denaro di questi due furfanti che vogliono solo sfruttarmi! Io scapperò, mi prenderò tutti i loro soldi (pure il loro bancomat) e tornerò prestissimo, te lo prometto!" disse appunto con un tono a metà tra lo scongiuro e la minaccia.
"Fai pure con comodo!" rispose quindi il brav'uomo che con il cuore un po' grosso per via di una deformazione congenita della valvola mitrale, lo vendette quindi per soli centonovantanove bei scudi d'oro e novantanove centesimi al dinamico duo. Curiosamente, sia lui che la di lui consorte non avvertirono alcun senso di colpa.

Rapidamente Pollicinico saltò sulla falda del vestito di uno dei due compari, stappandola. S'arrampicò poi sulla sua spalla, scucendo la manica, ed infine s'installò sul bordo del suo cappello, sempre urlando come una scimmia. Così facendo e grazie anche alle sue scarpine sporche di fango e sterco di cavallo, Pollicinico era così riuscito a rovinare un completo Armani nuovo di pacca.
"Meglio così!... Tanto si vedeva benissimo che era un falso fatto in Cina!" disse Pollicinico al compare che purtroppo dovette ingoiare il rospo non potendo proprio smentire.
Camminarono così in tondo tutta la giornata e allorquando arrivarono al bordo di un campo appena mietuto, Pollicinico all'improvviso gridò nell'orecchio del compare:
"Lasciatemi scendere a terra, spilungone che non siete altro! Vedo laggiù un coniglio selvatico preso al laccio, con il quale potremo fare un buon pranzo. Tanto ormai è comunque spacciato. Ve lo mostrerò." e così facendo cominciò a slacciarsi i pantaloni.
Allettato e senza alcun sospetto(!), l'uomo posò Pollicinico a terra.
Agile come un'anguilla con l'artrosi, Pollicinico si infilò, a mo' di supposta, nel buco di un topo campagnolo gridando:
"Buona sera signori e buon viaggio, ma senza di me (e dei vostri soldi)."
Furiosi i due uomini se ne partirono imprecando, senza soldi e senza coniglio. Anche il topo imprecò, ma per il dolore. Pollicinico decise pertanto di attendere l'alba al riparo di un guscio vuoto di lumaca. In realtà il guscio di lumaca era abitato in principio, ma Pollicinico riuscì a indurre la padrona di casa -in qualche modo- a lasciare lentamente la propria dimora per andare da qualche parte a suicidarsi.

Fine prima parte.

Stay sprung!

mercoledì 18 maggio 2016

Il nuovo favoloso servizio-fotografico-acrobatico™ di TATA e BCO.


Scialve a tutti!
Come promesso, a seguito del favoloso servizio-fotografico-acrobatico™ di TATA e BCO (meglio noti agli istruttori militari rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-caposquadriglia™) trasmettiamo uno speciale di BCOyager dedicato al favoloso servizio-fotografico-acrobatico™ di TATA e BCO (meglio noti agli allevaTori di tori da corrida rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-di-castiglia™).

Ecco il resoconto fedele della misteriosa avventura, riassunto per amore di brevità nei suoi punti salienti.
Ci scusiamo in anticipo per eventuali errori grammaticali e di sintassi ma BCO è igniorante e il tempo che passa non aiuta.

Non sono ammessi ritardi!
Il giorno precedente al servizio TATA prega e raccomanda al BCO di arrivare puntuale perché i clienti non tollereranno ritardi nella tabella di marcia. Il giorno del servizio, al prezzo di un paio d'ore di sonno, BCO arriva puntuale a casa di TATA che giustamente sta ancora facendo colazione.

Scegliere le scarpette è importante!
La tragedia è dietro l'angolo: TATA non riesce a decidere se mettere le eleganti-scarpette-di-vernice-traforate™ (che, da brava TATA, stava pure per mettere con i calzini bianchi) o le scarpe da ginnastica. Sono previsti nubifragi ed è ormai da una settimana che piove (quindi fango e pozzanghere degne di Peppa Pig sono assicurati) ma TATA vuole a tutti i costi mettere le eleganti-scarpette-di-vernice-traforate™. BCO insiste e TATA a malinquore finalmente indossa le-scarpette-da-ginnastica-con-i-lacci-giallo-fluorescenti™ (perfette per l'atmosfera elegante tipica dei ricevimenti matrimoniali) ma l'affidabile-duo™ ormai rischia di arrivare in ritardo!

La risolutezza di Miss-Super-Fotografo™
TATA si trasforma finalmente in Miss-Super-Fotografo™ e decide risoluta di guidare lei stessa l'automobile, giusto per essere sicura di arrivare in orario visto che BCO è lento.
"Grazie per la fiducia!" dice pertanto BCO, Il-ragazzo-meraviglia-alla-caviglia™ il quale, dovendo effettivamente fare solo due cose e cioè guidare l'auto e portare l'attrezzatura, comincia a chiedersi cosa diavolo ci è venuto a fare lì.
Ad ogni modo BCO si fa il segno della croce e finalmente il-divertente-duo™ parte a bordo della TATA-mobile™, sgommando e sfrecciando sull'asfalto bagnato (dei sudori freddi del BCO, n.d.BCO). TATA guida come un pilota di rally mentre BCO (visibilmente assonnato) fa da navigatore ed infatti i nostri sbagliano strada ben due volte.

Si manifesta il nuovo potere di Miss-Super-Fotografo™!
Mentre la cerimonia del matrimonio si svolge, BCO nota che Miss-Super-Fotografo™ letteralmente appare e scompare in continuazione dal suo campo visivo. Questo fatto è talmente misterioso e surreale da indurre il BCO a credere di essere ancora addormentato e di stare solamente sognando di lavorare (praticamente un incubo)! Ma BCO è in realtà ben sveglio! È Miss-Super-Fotografo™ ad aver invece sviluppato un nuovo incredibile potere detto «il-mimentismo-ninja™» che consiste nel riuscire perfettamente a nascondersi dietro al pulpito di marmo della chiesa, celandosi completamente alla vista di tutti.

L'indefinibile età di Miss-Super-Fotografo™
Le-scarpette-da-ginnastica-con-i-lacci-giallo-fluorescenti™, la codina di cavallo ma soprattutto il tipico saltellare a destra e manca di TATA traggono in inganno il povero parroco che alla fine della cerimonia dirà al BCO, sorridendo:
"Certo che la fotografa è molto giovane, però!".
BCO, suo malgrado preso dal lavoro, perde purtroppo l'occasione di informare il simpatico parroco che Miss-Super-Fotografo™ in realtà ha già trentasette anni.

La malvagia paella.
La missione sembra dunque procedere ed avviarsi alla sua felice conclusione senonché, durante il rinfresco, dei malvagi alieni travestiti da simpatici camerieri cominciano a servire proprio la paella, il piatto preferito di Miss-Super-Fotografo™ dopo il panino-con-la-cotoletta-che-alla-TATA-piace-assai™! Miss-Super-Fotografo™ che ha nel super pancino solo la colazione e (a onor del vero) un bel panino al prosciutto crudo e formaggio Asiago -preparato anzitempo dal BCO e mangiato in macchina facendosi pure notare dagli sposi, tra l'altro- viene letteralmente ipnotizzata dal profumino di riso e pesce che intossica l'aria (la paella è un po' la kryptonite di TATA, diciamo). La missione sembra compromessa ma il BCO, accortosi tempestivamente di quanto sta succedendo, in un raro momento di lucidità, riesce disperatamente a mettere un paio di tappi per il naso alla Miss-Super-Fotografo™, rompendo così l'ipnosi malefica.

Ritorno col nubifragio.
Gli alieni non si arrendono e prima di fuggire a gambe levate (gli alieni corrono così) scatenano un fortunale ed una tempesta di fulmini contro il-diffidente-duo™ di ritorno alla base segreta. Ma voi non vi preoccupatevi: alla fine si bagnerà solo il BCO.
Del resto è il destino dell'assistente quello di beccarsi le pallottole per il capo!

Nella prossima puntata di BCOyager:
- È ora di smetterla di discriminare i tossicodipendenti. Sono fatti come noi, se non di più!
- Braccio di ferro è chiamato così per via di una protesi?
- Come è che gli intellettuali finché non hanno letto non dormono?
- Se un maestro di musica dirige con lo spartito a rovescio, l'orchestra fa una marcia indietro?
- Se un capitano sbaglia manovra se la prende o sono cose che capitano?

Stay sprang!

sabato 14 maggio 2016

La nuova rùbrica, rubrìca o rubricà intitolata: «Chiedilo al BCO!™»!


Un grazie e un abbraccio a Jane Fade Merrick, l'autrice di Amarsi Troppo... Per Uccidersi!, per averci ispirato la strip di oggi e soprattutto per non averci querelato per appropriazione indebita di idee altrui!

Scialve a tutti!!!
Oggi il-saggio-duo™ costituito da TATA e BCO (i simpatici felloni noti ai movimenti intestinali rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-capofamiglia™) è impegnato in un nuovo mirabolante servizio fotografico-acrobatico™ quindi (forse) è probabile che (forse) nel prossimo post avremo (forse) una misteriosa nuova puntata di BCOyager™!
In questo post, invece, introduciamo una nuova interessantissima rùbrica, rubrìca o rubricà!
Lo sapevate che BCO sa un po' di tutto? Sul serio! Tutti quelli che lo hanno morso hanno detto che ha un po' tutti i sapori! Perciò, senza ulteriori indugi, diamo il via a «Chiedilo al BCO!™»!

Chiedilo al BCO!™
Rubrica di domande e risposte ugualmente inconsistenti.

D: BCO dove sei?
R: Proprio qua.

D: Si può mettere la gonna corta al ginocchio per l'esame di terza media?
R: Solo se presente nel programma ministeriale.

D: Qualcuno ti ha mai dato dell' «asociale»?
R: Tutti i bastardi che ho incontrato! Ti basta come risposta, brutto idiota?

D: Un uomo alto 1m e 70cm è da considerasi basso?
R: Dipende dal tono del suo canto.

D: Perché il mare è salato?
R: Forse perché troppi albergatori se ne approfittano?

D: Che cos'è l'ossimoro?
R: Il femore e la rotula di Otello.


E voi? Avete una domanda da fare al BCO? Scrivetela nei commenti!
(ATTENZIONE: Non ci sono premi im-paglio! Proprio no!)

Frase celebre del giorno:
Laggiù soffia! Laggiù soffia!
La mamma di Herman Melville nel giorno del suo compleanno

Proverbio del giorno:
Chi pecora si fa da sé è un pervertito per tre!”

Stay snuck!

PS: Tanti auguri a SimonPPC che proprio ieri ha compiuto gli anni! :)

mercoledì 11 maggio 2016

Amiga 500 - $#*!!! (Protracker Mod) by BCO


Scialve a tutti!
TATA e BCO (meglio noti agli squilibrati con la fissa di scardinare infissi rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-con-la-maniglia™) sono piuttosto stufi e perciò nel post di oggi abbiamo pensato di mettere solo questo disutile, inane, inconcludente, infruttuoso, sterile, vano (bagagli) video fatto anzitempo dal BCO durante uno dei suoi bei momenti di misantropia.



E siccome è da un po' che non lo si fa, diamo ora il via alla frase celebre del giorno (che avevate capito ?!?):

Carpe Diem.
Orazio parlando alla sua fidanzata Clarabella

...ed al proverbio del giorno:

Dove men si pensa, è pieno di imbecilli!

Stay sneaked!

sabato 7 maggio 2016

Dieci cose da fare per rimanere svegli alla guida (e poi non rimase nessuno).


Scialve a tutti!
Oggi TATA e BCO (meglio noti ai raddrizzatori di torte rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-casa-famiglia™) vogliono proporvi un articolo che tratta (di schiavi) delle dieci cose da fare per rimanere svegli alla guida.
E va bene, lo confessiamo: non sapevamo cosa scrivere!

Dieci cose da fare per rimanere svegli alla guida (e poi non rimase nessuno).
Il colpo di sonno è responsabile del 20% degli incidenti stradali in Italia e secondo alcuni è anche un pervertito (e si lava poco). Come tutti sonno (ma fanno finta di aver dimenticato) la più migliore regola in strada è la prudenza e pertanto quando vi sentite stanchi o assonati alla guida la più migliorissima cosa da fare è accostare e schiacciare come un insignificante insetto (si fa per dire!... No, sul serio: ci dispiace per il povero insetto!) un pisolino di circa quindici minuti.

Ma se proprio avete l'acqua alla gola perché magari le vostre ghiandole non funzionano bene, ecco le dieci cose che potete fare per rimanere svegli alla guida:

01) Mangiare!
Pare incredibile (e per certi versi anche insperato) ma mantenere sollecitate le papille gustative aiuta a non addormentarsi alla guida. Si può mangiare per esempio una mela, un'arancia o un limone (a patto di non soffrire di gastrite o, peggio, di stitichezza) od ancora sorbire una di quelle bevande energizzanti, meglio se al gusto «Duracell». Se invece a portata (sic!) di mano avete solo cibi che vanno consumati esclusivamente con due mani (quindi «a portata di mani») potete guidare con i piedi (cosa che succede spesso a giudicare da un certo traffico) o meglio ancora accostare fermandovi a lato della strada (possibilmente non contromano).
Tenete a mente comunque di mangiare o bere molto lentamente in modo da rimanere attivi molto più a lungo (lo sappiamo a cosa state pensando ma purtroppo per la vostra/il vostro fidanzato/a questa cosa non funziona altrettanto bene per i vostri rapporti di coppia). Bere lentamente un buon caffè per esempio può essere di grande aiuto, specialmente se bollente: le vostre urla di dolore e un po' il dolore stesso vi manterranno ben svegli! Oltretutto, l'approccio bibita-bevuta vi costringerà a fermarvi spesso agli autogrill per fare tanta plin-plin-ziiip-gurgle™, consentendovi di muovervi e rimanere attivi. L'unico inconveniente è che ogni volta che vi fermerete all'autogrill TATA vi frantumerà i caciucchi a furia di chiedervi il panino-con-la-cotoletta-che-alla-TATA-piace-assai™! Ma per la sicurezza...

02) Masticare ciuin... chevin... gomma da masticare!
La masticazione impedirà di farvi sbadigliare (soffocandovi) e quindi di soffrire di sonnolenza. Anche se le mandibole si stancano, continuate imperterriti a masticare: niente dolore, niente gloria! Abbiamo letto anche che masticare ghiaccio aiuta.

03) Evitare l'eccessiva assunzione di zucchero!
Gli zuccheri semplici (come lo zucchero, per esempio) se ingeriti in consistenti quantità elevano bruscamente la glicemia con conseguente affaticamento del pancreas, il quale è costretto a produrre grandi quantità di insulina per far fronte all'iperglicemia ma anche perché s'è iscritto ad un sindacato che è culo e camicia col padrone. Gli sbalzi glicemici sono nocivi alla guida (ma anche in generale), poiché provocano sonnolenza e calo di concentrazione e di rendimento intellettuale. Se proprio lo zucchero è presente in massa in quello che state per ingurgitare, evitate almeno di assumerlo troppo velocemente (provate prima con un contratto a tempo determinato).

04) Tenere accesa la luce nell'abitacolo.
Se è giorno non fatelo perché si consuma per niente.
Il buio spinge il corpo a produrre l'ormone melatonina che induce sonnolenza e quindi cercate di mantenere il vostro abitacolo ben illuminato (si sconsiglia l'uso di candele). Se vedete il buio oltre la siepe o siete al cinema o la melatonina è entrata in circolo e avete già sbandato.

05) Abbassare leggermente la temperatura nell'abitacolo.
Evitate di scaldare eccessivamente l'abitacolo se fuori fa freddo o cercate di raffreddarlo se fuori fa molto caldo in quanto il freddo aiuta a stare vigili urbani (specialmente se state guidando nell'urbe). Ma attenzione a non esagerare: il freddo eccessivo danneggia le prestazioni del cervello (già oggigiorno abbastanza provato di suo) e di tutto il corpo dei vigili urbani.
Se aprite il finestrino fate attenzione che il cane non salti fuori o che qualche vespa (non l'insetto ma proprio il motorino della Piaggio) salti dentro, ma soprattutto state attenti alle correnti d'aria che sono seccanti nel senso che possono seccarvi gli occhi (soprattutto se portate le lenti a contatto) impedendovi una corretta visuale della strada e quindi, di farvi secchi del tutto.

06) Rinfrescare il volto con una salvietta umidificata.
Un buon espediente per rimanere svegli è rinfrescarsi il viso con una salvietta umidificata ma nel farlo conviene che non usiate entrambe le mani e soprattutto che non chiudiate entrambi gli occhi quando lo fate. E se vi state chiedendo il perché allora prendete la patente, bruciatela e poi, imprecando, gettate l'auto (la vostra) in una palude infestata da caimani. In mancanza di salviette umidificate potete sempre abbassare il finestrino e sputare controvento.

07) Ascoltare musica a volume alto.
Se possibile ascoltate musica varia ma comunque che proprio non vi piace od in alternativa qualsiasi fastidiosissima pubblicità radiofonica. Ascoltare la vostra musica preferita potrebbe avere un effetto troppo rilassante.

08) Cantare.
Se proprio non riuscite ad ascoltare musica e/o sorrisi e canzoni che non vi piacciono, cantate a squarciagola (soprattutto se siete un maniaco omicida) le vostre canzoni preferite. Se però non ricordate il testo vi sconsigliamo caldamente di andare a cercarlo mentre siete alla guida. Se avete uno o più passeggeri a bordo e siete stonati come campane incrinate valutate quanto esso/i vi stia/no sulle balle prima di darvi al bel canto.

09) Parlare con il passeggero.
Non essendo il conducente, non è reato parlare al passeggero. Non è reato nemmeno annoiarlo con i vostri assurdi discorsi, anche se in realtà dovrebbe. O almeno, questo è quello che senz'altro sta pensando il passeggero. Se non conosci il passeggero, parlare con lui potrebbe essere un modo meraviglioso per fare amicizia e soprattutto per capire se state veramente guidando la vostra auto o se invece siete risaliti su quella sbagliata.

10) Ad intervalli regolari, scuotere la testa e/o schiaffeggiarla.
Fare dei profondi respiri, inspirando l'aria dal naso ed espirando dalla bocca, e scuotere leggermente la testa da un lato all'altro, possibilmente la vostra, aiuta a rimanere vigili.
Anche schiaffeggiarsi con veemenza aiuta a rimanere svegli.

Nel caso abbiate l'obbligo di assumere medicinali ricordate di controllare se essi possano indurre sonnolenza e, nel caso, di chiedere al vostro medico se possono essere sostituiti. Ricordate inoltre che ogni medicinale è un medicinale e va usato con cautela. Leggere attentamente il foglietto illustrativo. Autorizzazione del Ministero «che ti Saluta» del 22/13/1814.

BONUS:

11) Ricoprirsi di formiche carnivore.
Non solo con questo espediente rimarrete svegli ma inconsciamente aumenterete pure l'andatura!

12) Avvolgere del filo spinato attorno al volante.
Questo espediente è molto utile sopratutto sui tornanti e nelle rotatorie.

13) Fingere mancanza di benzina.
Fate finta che vi manchi la benzina e scendete a spingere l'auto per un po'... L'esercizio fisico vi manterrà belli svegli (sul «dopo» non garantiamo, però)!

14) Clacson! (a)
Mettetevi alle costole di un'auto di lusso e fingendo di essere degli invitati ad un matrimonio cominciate a suonare il clacson come se non ci fosse un domani (e se vi fermano è probabile che sarà così).

15) Clacson! (b)
Se siete in autostrada, mettetevi nella corsia di sorpasso e rallentate; poi attendete che si formi una bella coda dietro di voi: il suono ostile dei clacson degli automobilisti bloccati dovrebbe mantenervi svegli.

Buon uaiaggio!

Stay shrunk!

mercoledì 4 maggio 2016

Schizzi di BCO!


Scialve a tutti!
TATA e BCO (meglio noti ai canili pubblici rispettivamente come Miss-Super-Fotografo™ e BCO, Il-ragazzo-meraviglia-con-la-conchiglia™) sono tutti presi da una nuova missione foto-e-grafica™ e pertanto non hanno avuto il tempo di scrivere un altro nuovo e meraviglio... un alto post de «Lo Zibaldone di BCO e TATA»!
Pertanto, sapendo di non sapere (come disse Sócrates, il famoso capitano della Nazionale brasiliana[cit. falsa come una recensione positiva de Lo Zibaldone di BCO e TATA]) pubblichiamo (a seguire) degli sketches di BCO che lui -ma proprio lui- scarabocchiò tempo fa, mentre si trovava bloccato in macchina (la BCO-mobile™) aspettando che la TATA fosse pronta per andare... Indovinate dove? Esatto! Proprio al centro commerciale...
Mioddio com'è sgrammaticata questa frase!
NOTE (Do, Re, Mib): abbiamo trascritto sotto ogni vignetta il testo in aramaico contenuto nei balloons!


BCO MacLeod: "Ne resterà soltanto uno!"
TATA: Uno di cosa?
BCO MacLeod: Panino!
TATA: Con-la-cotoletta™?
BCO MacLeod: Sì!



TATA: BCO hai una rotella fuori posto, sai...
BCO: UH?! Ah ecco! Credevo di averla persa!...



TATA: Hai visto, BCO...
BCO: HELP!
TATA: ...come so guidare bene su «2 ruote»?


Stay shrank!