mercoledì 29 aprile 2015

Il fresco Principe ranocchio cerca moglie!


Scialve a tutti!
Stavolta io e TATA abbiamo preparato una fiaba. Ma non leggetela ai vostri bambini a meno che non abbiano già compiuto i 25 anni d'età (o si addormenteranno per sempre)!

Il fresco Principe ranocchio cerca moglie!
Favola (vagamente ambigua) di Jakob e Wilhelm Grimm, scritta dopo una gara di bevute, finita in rissa.
Testo originale tratto da questa pagina.

Nei tempi antichi, quando desiderare serviva ancora a qualcosa e la schiavitù era legale, c'era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che stava sulle palle un po' a tutti quanti ma soprattutto al re. Vicino al castello del re c'era un gran bosco tenebroso. Dovete sapere che tutti i re amano coltivare appena fuori dal loro castello un bosco tenebroso! E nel bosco tenebroso, sotto un vecchio tiglio tenebroso (ormai in pensione), c'era una fontana (tenebrosa): nelle ore più calde del giorno, quando i cowboy si sfidavano a duello e le pallottole cominciavano a fischiare da tutte le parti, la principessina andava nel bosco e sedeva sul ciglio della fresca sorgente; e quando si annoiava, prendeva due palle così, ma d'oro e a caso, e le buttava in alto e le ripigliava; e questo era il suo gioco preferito: far saltare le palle a chiunque.
Ora avvenne un giorno che le palle d'oro della principessa, che si chiamava Gaetano, non ricaddero nella delicata manina dalla presa erculea ch'essa tendeva in alto, ma caddero a terra e rotolarono proprio nell'acqua. La principessa le seguì con lo sguardo, ma le palle sparirono sprofondando assieme ad un brutto anatroppolo che stava scendendo pure lui a peso morto facendo: "Glug! Glug! Glug!", e la sorgente era profonda, profonda a perdita d'occhio. Non a caso l'acqua era piena di occhi di vetro, persi da chissà chi. Allora la principessa cominciò a piangere, e pianse sempre più forte che pareva che le fontane ora fossero due, e non si poteva proprio consolare. Ci provò anche un console che passava di là ma a causa di un pasticcio burocratico al consolato non gli riuscì proprio di consolarla.
E mentre così piangeva, qualcuno le gridò:
"Che hai, principessa? Tu piangi da far pietà ai sassi."
Ella si guardò intorno, per vedere donde venisse la voce, e vide una grossa rana, che si chiamava Giovanni, che sporgeva dall'acqua la grossa testa deforme:
"Ah, sei tu, vecchio sciaguattone!"[1], disse:
"Piango per la mie palle d'oro, che mi son cadute nella fonte."
"Cos'è uno sciaguattone?" chiese il ranocchio, che poi aggiunse:
"Chétati[2] e non piangere, ghe pensi mi; ma che cosa mi darai, se ti ripesco le tue palle?"
"Quello che vuoi, caro ranocchio," diss'ella:
"I miei vestitini, le mie perle e i miei gioielli, magari la mia corona d'oro."
Il ranocchio rispose:
"Le tue vesti, le perle e i gioielli e la tua corona d'oro io li voglio minga: ma se mi vorrai bene, se potrò essere il tuo amico e compagno di giuochi[3], specie a poker, seder con te alla tua tavolina, mangiare dal tuo piattino d'oro, bere lambrusco[4] dal tuo bicchierino, dormire nel tuo lettino, usare il tuo spazzolino da denti: se mi prometti questo; mi tufferò e ti riporterò le palle d'oro."
"Ah sì," diss'ella:
"Ti prometto tutto quel che vuoi, purché mi riporti le palle." l'apostrofò la principessina che essendo appunto senza palle era pure piuttosto vulnerabile.
Ma dentro di sè pensava:
«Cosa va blaterando questo stupido ranocchio, che sta nell'acqua a gracidare coi suoi simili, e non può essere il compagno di una creatura umana! Va bene che Kermit la Rana sta assieme a Miss Piggy[5], ma sono comunque entrambi animali, seppur di peluche. Ora che ci penso, come diavolo faccio a capire cosa sta dicendo questo ranocchio? Sarà mica qualcosa che ho mangiato? Cavolo mi si è smagliata una calza?!?...».
Ottenuta la promessa (perché era pure scout) il ranocchio mise la testa sott'acqua, si tuffò e poco dopo tornò remigando[6] alla superficie; aveva il cuore in gola per lo sforzo e le palle in bocca percé non ci stavano in nessun altro orifizio (e non aveva tasche, com'è logico) e le vomitò sull'erba. La principessa, piena di gioia al vedere i suoi gingilli e contemporaneamente disgustata nel constatare che erano coperti di bava di rospo, li raccolse con delle pinze d'oro all'uopo preposte e corse via.
"Aspetta, aspetta!" gridò il ranocchio:
"prendimi con te, io non posso correre come fai tu."
A dire il vero nemmeno la principessa avrebbe potuto correre in quel modo ma i pistoleri non avevano ancora finito di regolare i propri conti e la fanciulla dovette farsi strada tra le pallottole.
Ma a che gli giovò a quel povero rospo gracidare con quanta fiato aveva in gola, a parte vincere un paio di Grammy Award[7]? La principessa non l'ascoltò. Anzi la timida fanciulla lo centrò dritto in mezzo agli occhi con un sasso grosso quanto una palla da baseball, raccolto chissà dove mentre fuggiva. Poi corse come un sol uomo a casa e ben presto aveva dimenticata la povera bestia, che dovette essere ricoverata in prognosi riservata per trauma cranico.
Il giorno dopo, quando si fu seduta a tavola col re e tutta la corte (tutti visibilmente infastiditi dalla bella fanciulla), mentre mangiava dal suo piattino d'oro una fetta di pizza ai peperoni - plitsch platsch, plitsch platsch - qualcosa salì balzellon-balzelloni la scala a pioli di marmo del castello, e quando fu in cima bussò alla porta e gridò:
"Figlia di re (per non dir di peggio), piccina, aprimi!"
Ella corse a vedere chi c'era fuori, ma quando aprì con la sua manina il portone (che pesava diverse tonnellate) si vide davanti il ranocchio.
Allora sbatacchiò precipitosamente il portone (sempre con una mano sola) in faccia al povero rospo, e sedette di nuovo a tavola, piena di paura. Il re si accorse che le batteva forte il cuore, e visibilmente divertito della situazione (ricordiamo che la principessina suscitava le antipatie di tutti, soprattutto del re), disse con un simpatico tono da sfottò[8]:
"Di che cosa hai paura, bimba mia? Davanti alla porta c'è forse un gigante che vuol rapirti? No, lo dico perché, nel caso, io non ne so niente, eh?"
"Ah no," rispose ella:
"Non è un gigante, ma un brutto ranocchio. Però bello grosso."
"Che cosa vuole da te?"
"Ah, babbo mio, ieri, mentre giocavo nel bosco tenebroso vicino alla fonte tenebrosa, m'annoiai a tal punto che le mie palle d'oro rotolarono nell'acqua. E perché piangevo tanto, il ranocchio me le ha ripescate; e perché ad ogni costo lo volle, gli promisi che sarebbe diventato il mio compagno a poker; ma non avrei mai pensato che potesse uscire da quell'acqua specie dopo la sassata che gli avevo tirato. Adesso è fuori e vuol venire da me."
Intanto si udì bussare per la seconda volta e gridare:
"Figlia di re, piccina, aprimi! Sto sanguinando e mi gira la testa!" e aggiunse:
"Non sai più quel che ieri m'hai detto vicino alla fresca fonte (tenebrosa)? Figlia di re, piccina, aprimi!"
Allora il re disse, sempre più divertito:
"Quel che hai promesso, devi mantenerlo; va' dunque, e aprilo!"
Ella andò e aprì il portone; il ranocchio entrò e, sempre dietro a lei e in modo deliziosamente ambiguo, saltellò fino alla sua sedia.
Lì si fermò e gridò con un grido:
"Sollevami fino a te."
La principessa esitò, ma il re, trattenendo le risate, le ordinò di farlo. Appena fu sulla sedia, il ranocchio volle salire sul tavolo e, leggendo correttamente l'atmosfera, quando fu sul tavolo disse:
"Ora mi sento più sollevato!"
I commensali scoppiarono in una fragorosa[9] risata!
"Adesso avvicinami la tua padellina d'oro, cosicché io possa fare 4 salti in padella!"[10]
Ora tutti ridevano fino a spanciarsi.[11]
La principessa obbedì, ma si vedeva benissimo che lo faceva controvoglia.
Il ranocchio mangiò con appetito, ma a lei per il nervoso quasi ogni boccone rimaneva in gola.
"La principessa ha forse un rospo in gola?"[12] chiese il rospo al re che stava quasi cadendo dalla sedia dal gran ridere!
Infine lo rospo disse, tutto d'un rutto:
"Ho mangiato a sazietà e sono stanco; adesso portami nella tua cameretta e metti in ordine il tuo lettino di seta: andremo a «dormire»."
E lo disse fissandola ed alzando ripetutamente e celermente le sopracciglia.
La principessa si mise a piangere: aveva paura del freddo ranocchio, che non osava toccare per paura della salmonellosi[13] e che ora doveva dormire nel suo bel lettino pulito.
Ma il re che ormai non tentava più nemmeno di trattenersi dal riderle in faccia, le disse:
"Non devi disprezzare chi ti ha aiutato nel momento del bisogno."
Allora ella prese la bestia con le famose pinze d'oro, la portò di sopra e la mise in un angolo. Lei si mise nell'altro angolo e al suono del gong l'incontro cominciò.
Il ranocchio venne saltelloni (qui i doppisensi si sprecano) e disse:
"Sono stanco, voglio dormir bene come te: tirami su, o lo dico a tuo padre."
E lo disse nuovamente fissandola ed alzando ripetutamente e celermente le sopracciglia.
Allora la principessa si in****ò come una vipera, lo prese con le solite pinze e lo gettò con tutte le sue forze contro la parete, sfondandola e vincendo così l'incontro per K.O. alla prima ripresa:
"Adesso starai zitto, brutto ranocchio!"
Ma quando cadde a terra, non era più un ranocchio: era un fresco principe di Bel-Air[14] e dai begli occhi ridenti. E in mezzo ai begli occhi ridenti aveva un enorme secondo bozzo. Ora, con due enormi bozzi sulla fronte, più che un rospo sembrava un capretto.
Per volere del padre (che come abbiamo visto era un gran burlone), egli era il suo caro compagno e sposo.
Le raccontò che era stato stregato da una cattiva maga (sadica) e nessuno, all'infuori di lei - unica persona in tutto il reame alla quale riusciva di lanciare palle d'oro di due chili a 150Km/h - avrebbe potuto lanciarlo contro un muro e così liberarlo. Il giorno dopo sarebbero andati insieme nel suo regno. Poi, contuso e felice, il povero principe perse finalmente i sensi e, visto che non c'era nient'altro da fare, anche la principessa si addormentò.
La mattina dopo, quando il sole li svegliò provocando loro un'ustione di secondo grado, arrivò una carrozza con otto cavalli fiscali[15] bianchi, che avevano pennacchi bianchi sul capo e pure sotto e i finimenti d'oro bianco; e dietro c'era il servo del giovane re, il fedele Emilio, che però era nero.
Il fedele Emilio si era così afflitto, quando il suo padrone era stato trasformato in ranocchio, che si era fatto mettere tre cerchi di ferro intorno al... chiamiamolo «cuore», va', affinché non gli «scoppiasse». Insomma, praticamente dei veri e propri piercing[16], che vanno tanto di moda oggigiorno. Ma ora la carrozza doveva portare il giovane re nel suo regno; il fedele
Emilio vi fece entrare i due giovani, salì dietro ed era pieno (di gioia) per la liberazione. Quando ebbero fatto un tratto di strada, il principe udì uno schianto, come se dietro a lui qualcosa si fosse rotto. Erano i suoi pantaloni.
Allora si volse e gridò:
"Emilio, qui va in pezzi il... chiamiamolo «cocchio»!
"No, padrone, non è il tuo «cocchio», bensì:
Un cerchio del mio... chiamiamolo «cuore»,
ch'era immerso in gran dolore,
quando dentro alla fontana
tramutato foste in rana
."
Per due volte ancora si udì uno schianto durante il viaggio; e ogni volta il principe pensò «AHIO!» e che il suo «cocchio» andasse in pezzi; e invece erano soltanto i cerchi, che saltavano via dal... sì insomma, dal «cuore» del fedele Emilio, perché il suo padrone era libero e felice anche se un po' dolorante, davanti e dietro.

Stretta la foglia, il viale selciato,
Principe o rospo, finirai sbatacchiato.

NOTE:
[1] Sciaguattone: colui che sguazza in un liquido (in generale meglio non sapere di che si tratta, n.d.BCO).
[2] Chétarsi: passare da uno stato di agitazione a uno stato di calma, sinonimo di calmarsi.
[3] Giuoco: gioco, ma con la bocca più stretta, a mo' di anellino di totano (n.d.BCO).
[4] Lambrusco: il termine Lambrusco indica una serie di vitigni differenti e il vino prodotto con questi. Le uve del Lambrusco sono rosse, coltivate maggiormente in Emilia-Romagna nelle province di Modena e Reggio Emilia ed in Lombardia nella Provincia di Mantova. Vengono utilizzate per produrre vini frizzanti e spumanti, sia rossi che rosati. In inglese lambrusco indica un agnello italiano maleducato (questa è una cavolata del BCO, n.d.BCO).
[5] Kermit la Rana (Kermit the Frog) e Miss Piggy sono personaggi immaginari del gruppo dei Muppet di Jim Henson.
[6] Remigare: raro sinonimo di remare.
[7] Il Premio Grammy (Grammy Award) è uno dei premi più importanti degli Stati Uniti, per i risultati conseguiti nel settore della musica.
[8] Sfottò: Presa in giro vivacemente umoristica.
[9] Fragoroso: assordante (talvolta leggermente al gusto di fragola, n.d.BCO).
[10] 4 Salti in Padella è una linea di primi piatti, secondi di carne e contorni precotti, lanciata nel 1996 dall'azienda Findus e molto apprezzata da TATA.
[11] Spanciarsi: farsi dolere la pancia per il gran ridere o tuffarsi di pancia in una piscina piena di mattoni (n.d.BCO).
[12] Avere un rospo in gola: l’espressione viene usata per indicare uno stato di ansia o malessere dovuto all’impedimento ad esprimere un sentimento forte o a dire qualcosa che si ritiene importante. Il rospo è un anfibio che risulta generalmente poco simpatico (anche se in questo caso...). In tal senso, immaginare di averne uno in gola suscita sensazioni sgradevoli. Collegato a questo perché si dice c’è anche sputa il rospo.
[13] La salmonellosi è un'infezione dell'apparato digerente provocata dai batteri di forma bastoncellare appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae, del genere Salmonella. Paradossalmente si contrae più facilmente dalla maionese che dal salmone a cui è spesso accompagnata (n.d.BCO).
[14] Willy, il principe di Bel-Air (The Fresh Prince of Bel-Air) è una popolare sit-com statunitense andata in onda sul canale NBC dal 10 settembre 1990 al 20 marzo 1996. Lo show lanciò l'attore Will Smith.
[15] La potenza fiscale dei motori a ciclo Otto o a ciclo Diesel a quattro tempi installati sugli autoveicoli e sugli autoscafi è contrariamente al nome un indice solo di cilindrata, come ultimamente stabilito dalla formula indicata nell'art. 9-ter del D.L n. 691/1976, convertito con modificazioni dalla Legge n. 786/1976. Per i motori a ciclo Otto e per i motori a ciclo Diesel a due tempi, i risultati della formula precedente dovranno essere moltiplicati per il coefficiente 1,4, come stabilito dall'art. 3, punto 2 del D.P.R. n. 39/1953. Il D.P.R. citato contiene anche le formule per il calcolo nel caso di altri tipi di motore (motori a ciclo diverso dal ciclo Otto e dal ciclo Diesel, motori a vapore, motori elettrici). Che casino, però (n.d.BCO)...
[16] Piercing o body piercing (dall'inglese to pierce, "perforare") indica la pratica di forare (dolorosamente) alcune parti superficiali del corpo allo scopo di introdurre oggetti in metallo (talvolta ornati con pietre preziose), osso, pietra o altro materiale, quale ornamento o pratica rituale (o per puro masochismo, n.d.BCO).

Stay allowed!

sabato 25 aprile 2015

Quadrattose linee colorate (casuali) sullo schermo dell'MSX (emulato)!


Scialve a tutti!
Oggi è il 25 aprile!
Buon 25 aprile a tutti!

BCO ha scritto questo programmino per il BASIC dell'MSX qualche mese fa (alla carlona) per testare un emulatore on-line di computer MSX. Siccome l'emulatore aggiornava ad una velocità spaventosa nel giro di un paio di secondi è uscito questo simpatico disegno astratto.





Ci è piaciuto molto e quindi riportiamo il listato qui di seguito per i poster(i)!

10 SCREEN 2
20 DEFINT A-Z
30 A=RND(1)*255:B=RND(1)*191:C=RND(1)*16
40 LINE (128,100)-(A,B),C
50 GOTO 30
RUN


Visto ciò, diremmo senza indugio di passare alla serie che nel 1976 venne trasmessa (nel tentativo di far addormentare i passeggeri) durante il volo inaugurare del Concorde[citazione falsa come un euro di cioccolata]: Biancaneve e i 777 nani!™

Biancaneve e i 777 nani!™
(dalla versione giapponese a puntate degli anni '70)
Episodio 21 - Polo - il nano campione di polo.
In questa puntata l'interesse di Biancaneve si fissa su Polo, il nano del nord. Dopo aver scoperto che il nano in realtà non ne sa un fico secco di polo, il polo di interesse di Biancaneve si sposta su una Volkswagen Polo del 1975.

Proverbio del giorno:
"Ferita d'amore non uccide ma fa ingrossare il fegato."

Stay listened!

mercoledì 22 aprile 2015

Non crederete alle vostre orecchie leggendo ad alta voce questo post...


Scialve a tutti!
Non sappiamo cosa scrivere, quindi beccatevi questo sproloquio...

BCO-e-TATA-Mini-Gocce-Surgelate-a-Supposte™: fermenti lattici vivi anche se un po' doloranti ma che sono comunque tutti in fermento! Surgelati (e così facilmente somministrabili) in pratiche supposte dal sapore amaro ma che fortunatamente per voi vanno assunte in via rettale, fatto apprezzabile soprattutto per chi ha difficoltà a deglutire. BCO-e-TATA-Mini-Gocce-Surgelate-a-Supposte™ contiene lo Schifidobacterium™, uno degli schifidobatteri più schifidi e schifidamente noti e documentati dai documentari del National Geographic[cit. completamente inventata].
Modo d'uso: il modo migliore per usare BCO-e-TATA-Mini-Gocce-Surgelate-a-Supposte™ è quello di non usarle, come consigliano i maggiori maestri Zen[cit. assolutamente falsa e faziosamente inventata].

Consoliamoci, almeno, col proverbio del giorno:
"Occhio: non vede! Scansatevi!"

Stay purchased!

sabato 18 aprile 2015

Nihil sub sole novum!


Scialve a tutti!
Nihil sub sole novum (o anche Nihil novum sub sole, Nihil sub sole novi, Nihil novi sub sole) è una locuzione latina che dalla Bibbia (Qohelet, 1,9) è entrata nell'uso comune della lingua italiana. Significa "[Non v'è] nulla di nuovo sotto il sole, specialmente di notte".[fonte (visibilmente alterata) Wikipedia]
Alla prossima con (speriamo) qualche bella (vera) novità!

Stay waited!

mercoledì 15 aprile 2015

BCO76 VIC-20 Slot, il sorgente del gioco di cui non si sentiva il bisogno!


Scialve a tutti!
Ricordate quando tanto tanto tempo fa in un bosco incantato io e TATA (più io che la TATA) vi abbiamo raccontato di quando non riuscendo a dormire BCO aveva realizzato un gioco di slot-machine programmato per il BASIC del Vic 20? BCO, in uno slancio di entusiasmo, ha pensato, sempre a tempo perso e visto che non abbiamo nulla di nuovo da segnalare (e TATA è d'accordo), di pubblicare qui di seguito anche il sorgente (BASIC):

10 print rnd(-time):poke 36879,8
20 ca=5
30 v1=int(rnd(1)*5)
40 v2=int(rnd(1)*5)
50 v3=int(rnd(1)*5)
60 dim ch(6,2)
70 ch(0,0)=81:ch(0,1)=4
80 ch(1,0)=65:ch(1,1)=6
90 ch(2,0)=90:ch(2,1)=3
100 ch(3,0)=88:ch(3,1)=5
110 ch(4,0)=83:ch(4,1)=2
120 ch(5,0)=55:ch(5,1)=7
130 sp=7680:sc=38400
140 print chr$(147):print chr$(5)+chr$(18)+"bco76 vic20-slot":goto 1000
150 print chr$(147):ca=ca-1
160 for t=1 to 20
170 v1=int(rnd(1)*6)
180 v2=int(rnd(1)*6)
190 v3=int(rnd(1)*6)
200 poke sp,ch(v1,0):poke sc,ch(v1,1)
210 poke sp+1,ch(v2,0):poke sc+1,ch(v2,1)
220 poke sp+2,ch(v3,0):poke sc+2,ch(v3,1)
230 for w=1 to t*15:nextw
240 next t
250 pz=0
260 if v1=0 then pz=5
270 if (v1=0 and v2=0) then pz=10
280 if (v1=0 and v2=0 and v3=0) then pz=20
290 if (v1=1 and v2=1 and v3=1) then pz=30
300 if (v1=2 and v2=2 and v3=2) then pz=50
310 if (v1=3 and v2=3 and v3=3) then pz=100
320 if (v1=4 and v2=4 and v3=4) then pz=200
330 if (v1=5 and v2=5 and v3=5) then pz=1000
340 ca=ca+pz
350 if pz>0 then gosub 3000
1000 print chr$(30)+chr$(18)+"you hold $"ca
1010 if ca=0 then end
1020 print chr$(158)+"press space to roll"
2000 get a$
2010 if a$="" then 2000
2020 if a$=" " then 150
2030 goto 2000
3000 print chr$(5)+chr$(18)+"you win $"pz
3010 for t=1 to 30
3020 poke 36879,(int(rnd(1)*256))
3030 next t
3040 poke 36879,8
3050 return
run

Non che serva a questo granché ma metti che a qualche nostalgico venga voglia di dargli la rivincita e ribatterlo sul suo VIC-20...
Ad ogni modo ora è qua per i poster anche lui!

Ma bando alle malinconie e passiamo alle cose veramente tristi e cioè alla serie che nel 1975 accompagnò e promosse l'uscita del singolo Bohemian Rhapsody dei Queen[citazione falsa come la storia di Paul McCartney morto nel 1966 e sostituito da un sosia]: Biancaneve e i 777 nani!™

Biancaneve e i 777 nani!™
(dalla versione giapponese a puntate degli anni '70)
Episodio 20 - Malevolo - il nano ostile.
In questa puntata Biancaneve finisce su un sito del nano Malevolo (nonostante il sito fosse segnalato come malevolo) e prende un virus informatico che la costringe a reinstallare tutte le Windows della casa dei nanetti.

E per concludere degnamente, il proverbio del giorno:
"A pensar male, si fa peccato ma ci si diverte molto."

Stay constructed!

sabato 11 aprile 2015

La febbre del sabato sera: 39° circa!


Sono ancora convalescente e quindi questo post sarebbe meglio lo scrivesse la TATA! Ma anche lei è convalescente quindi sarebbe ancora più meglio se lo scrivesse WINSTON! MA lui vuole essere pagato... Perciò lo scrivo io!
I più attenti tra i lettori del nostro beneamato blog si saranno accorti che mercoledì scorso è saltato il post del mercoledì (scorso) e per questo motivo siamo sicuri che avranno festeggiato come e più che a Pasqua.
Il motivo è presto detto: Io e la TATA ci stiamo lentamente riprendendo (con una videocamera per i film in slow-motion) rispettivamente da una brutta influenza con picchi di 39° del teatro Delia Scala Mercalli di Milano e da un brutto raffreddore che le fa fare etcì-etcì tutto il tempo che sta al tatofono. Io sono ridotto a uno straccio a causa dell'antibiotico mentre TATA è ridotta a uno straccio non tanto per la malattia ma per il fatto che non può uscire di casa e quindi andare al centro commerciale... Abbiamo anche una maglia che è ridotta a uno straccio ed infatti la usiamo per pulire i mobili. Pertanto (ma soprattutto per la povera maglietta) vi chiediamo di pazientare fintanto che non torniamo in completa forma visto che potrebbe succedere, nei fatti, che finiamo per saltare magari un post o due o addirittura che facciamo dei post con battute stupide (yup, ancora più stupide, come quelle di oggi, tanto per dire)... Vi chiediamo scusa fin d'ora, contando sulla vostra pazienza (perché di mance e regali manco se ne parla)! Grazie!



Stay pushed!

lunedì 6 aprile 2015

Buona Pasquetta!


NOTA: TATA si sta riferendo a questa battuta (n.d.BCO)!

Scialve a tutti e BUONA PASQUETTA (meglio nota come lunedì dell'Angelo)!

Stay compared!

domenica 5 aprile 2015

Buona Pasqua!


Proverbio del giorno:
"Meglio un uovo di Pasqua oggi che a Natale (sarebbe incongruo, infatti)."

BUONA PASQUA!

Stay returned!

sabato 4 aprile 2015

Auguri febbricitanti...


Scialve!
Faccio un post ultraveloce perché ho la febbre (e la TATA, per lavoro, si è fregata il mio portatile)!
Vsocennh ined iaed rpreaprel ebev auoev uuoaceanm iTT n eiePsu!
...
Rallentato: Visto che non ho niente di virale da proporre a parte la febbre vi saluto e vi auguro anche a nome di TATA una felice Pasqua!

Stay jumped!

mercoledì 1 aprile 2015

Il formaggino "suo"!


Prima di tutto, la parola allo sponsor:

Il famoso formaggino suo!
...che piace tanto tanto alla TATA!

Visto che la foto l'ha scattata il BCO e non la TATA (che, lo ricordiamo, in realtà è il famoso supereroe mascherato Miss.-Super-Fotografo™) è logico che essa risulti completamente sfocata. Pertanto, riportiamo di seguito quanto scritto nella confezione del formaggino (che figura!):
« Formaggino suo! che...
...diventa mio! solo quando lo piglia la TATA!
(ricco di calciomercato) »

Ed ora, è giunto il tanto atteso (dai catastrofisti di tutto il mondo) momento di parlare della serie che nel 1975 ha contribuito a lanciare l'album Physical Graffiti dei Led Zeppelin[citazione falsa come una maglietta Locuste™]: Biancaneve e i 777 nani!™

Biancaneve e i 777 nani!™
(dalla versione giapponese a puntate degli anni '70)
Episodio 19 - Ortofrutticolo - il padre di Fagiolo.
In questa puntata Biancaneve aiuta Fagiolo a riconciliarsi con Ortofrutticolo, suo padre, che non gli va più, a Fagiolo.

E per concludere degnamente questa sequela di cavolate («sarebbe stato più giusto scrivere "fagiolate" però n.d.TATA»), l'immancabile (perché è grosso e lo si centra facilmente) proverbio del giorno:
"Meglio un uovo oggi che morire di fame."

E scusate la pochezza del post ma TATA ed io siamo impegnati 24/7 sulla preparazione di album fotografici!

Stay asked!