sabato 28 giugno 2014

Un post generato randomicamente!


Come avrete capito, la vignetta illustra maldestramente la felice soluzione della situazione spinosa accennata in precedenza.
E siccome m'è mancato il tempo (e la voglia) di creare qualche altro contenuto sensato, il post di oggi è generato casualmente con javascript.
Ed eccolo qua:



Per avere un "solito" post nuovo di zecca, basta fare il refresh (aggiornamento) della pagina (normalmente basta pigiare il tasto F5).


Portate pazienza and stay tuned! :3

PS- Il testo di Schopenhauer l'ho trovato per caso in rete. Visto che mi è piaciuto, l'ho usato. Purtroppo non sono così acculturato! XD

sabato 21 giugno 2014

Blutta settimana...

Settimana veramente brutta. Ma proprio brutta-brutta-brutta.
Battuta adeguata, quindi.
(T__T)

Stay tuned!

sabato 14 giugno 2014

Misteriosi inseguimenti!


Piogge torrenziali hanno veramente minacciato la totale estinzione di ogni essere vivente? In un remoto passato è davvero caduto un meteorite che ha estinto tutti i dinosauri, tranne BCO? E' possibile baciarsi i gomiti? Benvenuti a questa nuova e misteriosa puntata di BCOyager!
Oggi, come promesso, parleremo di un fatto misterioso accaduto durante uno degli ultimi servizi fotografico-matrimoniali-acrobatici di TATA. Ecco come si sono svolti i fatti, secondo il racconto di un testimone oculato. Si tratta, per chi non l'avesse ancora capito, del buon BCO:
"ore 14:20 - Sono in attesa dell'arrivo di TATA.
ore 14:30 - Sono ancora in attesa dell'arrivo di TATA.
ore 14:35 - Sono sempre in attesa dell'arrivo di TATA.
ore 14:40 - TATA avrebbe dovuto già essere passata a prendermi! Comincio a preoccuparmi.
ore 14:45 ca. - Squilla il telefono. E' TATA che mi dice che è (misteriosamente) in ritardo e che raggiungerà da sola la casa dello sposo. Decidiamo di incontrarci direttamente alla chiesa dove si svolgerà il matrimonio, alle 16:00.
ore 14:50 - Avviso il sig. Giovanni (così la TATA chiama il papà di BCO, detto anche il papà buono) che TATA è in ritardo e che ho bisogno di uno strappo con l'auto.
ore 14:55 - Squilla nuovamente il telefono. E' TATA. Questa volta la sua voce è angosciata. Le chiedo, con un po' di apprensione, cosa sta succedendo. TATA, in evidente affanno, mi risponde che ha paura, che c'è qualcuno che, senza alcun motivo apparente, sta seguendo la sua auto da un po'. Mi chiede, quasi sull'orlo della disperazione di raggiungerla subito alla casa dello sposo.
ore 15:00 ca. - Avvisato il sig. Giovanni del cambio di programma -omettendo la parte del sospetto inseguitore di TATA per non destare inutile preoccupazione- raccolgo in fretta e furia il materiale per il servizio e finalmente avviamo l'auto in direzione della casa dello sposo.
ore 15:15 ca. - Arriviamo a destinazione ma non riesco ad individuare l'auto di TATA. Parcheggiamo. Comincio ad essere un po' più preoccupato. Decido di chiamare la TATA col mio fedele cellulare. Non ottengo risposta. Chiamo una seconda volta. Anche questa volta non risponde. Comincio ad essere veramente preoccupato! Decido di dare un'occhiata per le vie del quartiere cercando di individuare la macchina di TATA.
ore 15:30 ca. - Finalmente sento squillare il telefono. E' TATA. Sta bene, anzi è straordinariamente tranquilla. Non c'è la minima traccia del tono terrorizzato di mezz'ora prima. Un misto di sollievo e perplessità mi invade. Qualche minuto dopo finalmente ci incontriamo. La TATA ha un bel sorrisone di soddisfazione stampato sul viso, di quelli che ti fan capire che sta facendo un buon lavoro, e cinguetta di questo e di quello col solito fare, come se nulla fosse accaduto. Salutiamo il sig. Giovanni e ripartiamo, stavolta con l'auto di TATA aziendale, alla volta della casa della sposa per proseguire il servizio.
Mentre fa le foto alla sposa, cerco di capire chi o cosa aveva inseguito la TATA. Era forse un agente della C.I.A.? O, peggio, un ufo camuffato da comune automobile che cercava come di consueto di rapire la TATA? In realtà TATA poi mi ha confessato che aveva superato tagliandogli la strada e strombazzando in malo modo in modo un po' audace un tizio su un SUV che le rallentava il passo. Stranamente aveva poi avuto l'incomprensibile sensazione che il tizio la stesse seguendo."
Nella prossima puntata di BCOyager:
- Veramente Re Salomone andava contro corrente?
- C'è vita dopo la morte? Sì, ma solo se sei la giovane vedova di un vecchio marito ricco!
- Ginnastica nella storia: è vero che Barabba praticava Ponzio Pilates?
- I fantasmi possiedono televisori all'ectoplasma?
- Veramente non c'è più rispetto per quei bastardi degli anziani?



Proverbio del giorno:
"Paese che vai stanza che trovi."

Stay tuned!

sabato 7 giugno 2014

La misteriosa trasferta milanese!


Come hanno fatto gli antichi egizi a costruire le piramidi? Con tanta, tanta pazienza! Ma oggi parleremo soprattutto di un fatto misterioso accaduto durante la trasferta (mia, di me medesimo e di TATA) a Milano di sabato 24 maggio 2014.
Tutti sanno (sic!) che TATA è famosa per arrivare sempre puntuale, infatti arriva puntualmente con mezz'ora di ritardo.
Tutti sanno inoltre (sic!) che, anche se all'apparenza può sembrare affidabile, BCO è famoso per riuscire a combinare disastri con cadenza regolare che riescono a suscitare invidia a tutti i terroristi del mondo.
Ogni volta TATA si scusa dicendo che non è stata colpa sua. Noi della redazione di BCOyager le crediamo. Siamo infatti convinti che la colpa di questi puntuali ritardi sia da imputare a qualche oscura forza aliena! La prova di questa affermazione sta nel fatto che non è umanamente possibile arrivare sempre in ritardo e sempre di mezz'ora!
BCO, invece (tutti lo sanno), non è di questo mondo, quindi il problema dell'interferenza aliena nemmeno si pone (e nemmeno si scusa, lui...).
Stranamente, quel fatidico sabato, BCO e TATA si erano ritrovati puntuali alla stazione ed erano pure partiti in orario! Ancora più stranamente, BCO non s'era dimenticato cose utili a casa e -aggiungendo mistero al mistero- nemmeno pioveva a dirotto; il treno non era in ritardo (bé forse qualche minuto ma niente di serio) e, sempre più misteriosamente, nemmeno nevicava! Dopo un viaggetto in treno della durata di circa due ore, durante il quale la coppia che scoppia aveva appurato l'evidente stato di grazia in cui si trovavano, BCO e TATA raggiungevano senza problemi (via metrò) il luogo dove si stava svolgendo la fiera di fotografia.
La giornata stava scorrendo senza intoppi tra piacevoli chiacchierate tra fotografi -inutile dire che BCO non capiva 'na 'mazza tanto è ignorante in materia ma anche in generale (qualche volta pure in tenente colonnello)- ed osservando belle fotografie quando ad un certo punto BCO si accorse che oramai si erano fatte le sette! Era ora di lasciare la fiera per raggiungere la stazione, visto che il treno del ritorno partiva alle otto e cinque.
Ma qualcosa in TATA non andava! Con lo sguardo fisso, TATA girovagava con andatura zigzagante tra gli stand, tutta presa ad osservare fotografie (pure quelle appese dentro al bar). Nonostante i continui appelli di BCO a tornare tra i viventi, la TATA-zombie continuava il suo pellegrinaggio in trance tra i vari stand, dando al BCO risposte vaghe e confuse tipo: "Non ti preoccupare", "C'è ancora tempo", "Il Sole gira intorno alla Terra", "Documento di programmazione economico-finanziaria", "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro"! Insomma, cose senza senso! Maledetti alieni!
Ormai s'erano fatte le sette e mezza e BCO cercava disperatamente di riportare la TATA coi piedi per terra! Poi l'intuizione arrivò come un bradipo-velocista™ al BCO che finalmente capì cosa fare! Afferrando con decisione la mano di TATA le disse con un tono tragicomico: "Guarda che se perdiamo il treno non ti porto più a Gardaland™"! Gli occhi di TATA passarono dall'inusuale bianco vitreo al solito colorito marrone-bruschetta™.
TATA, guardando quasi in lacrime il BCO (BCO dopo una giornata a spasso è veramente inguardabile) gli disse: "Scusami BCO ma dobbiamo correre altrimenti perdiamo il treno"! Senza pensarci due volte BCO (bestemmiando in sanscrito) e TATA si lanciarono in una folle corsa camminata a passo spedito verso la subway-di-Milàn™! Nonostante tutto, erano ancora in orario.
Durante il tragitto, TATA fissava inquieta il BCO. Questa volta sembrava fosse lui ad avere qualcosa che non andava. Lo sguardo assente di BCO aveva lasciato il posto ad uno sguardo ancora più assente! Ad un certo punto, infatti, con voce robotica -era diventato rauco dopo il cazziatone di 25 minuti fatto alla TATA- disse alla sua bimba-mai-cresciuta™: "La prossima fermata è la nostra"! Fortunatamente per loro, TATA si accorse appena messo il piede fuori dalla metrò-de-Milàn™ che la fermata era quella sbagliata e, strappando letteralmente il braccio al povero BCO che vegetava allegramente sul marciapiede in evidente stato confusionale (ma felice), riguadagnarono la carrozza e soprattutto il posto vicino al finestrino. Maledetti alieni!
Arrivati in evidente debito d'ossigeno alla fermata di Milano centrale, TATA disse quello che nessuno dei due giovani Jedi voleva sentirsi dire: "BCO dobbiamo correre o non arriveremo mai al treno in tempo"!. Cominciò così la folle camminata a passo spedito corsa verso il freccia bianca delle otto e cinque. Raggiunsero il binario appena in tempo.
TATA aveva evidentissime difficoltà respiratorie. BCO, invece, era sudato come se si fosse barricato per ore dentro ad una sauna svedese. Sembrava un carlino tanto rantolava, con tanto di lingua penzolante e sguardo perso. L'unica differenza era l'odore: un carlino non avrebbe mai puzzato così. Se ne accorse anche la capotreno che cercava di staccarselo di dosso. BCO si era infatti abbarbicato come un edera nel disperato tentativo di rimanere in piedi.
Fu mentre la povera capotreno cercava di liberarsi dai tentacoli pelosi di BCO che si consumò il dramma: TATA doveva assolutamente comprare alle macchinette distributrici una cocca-cola™. Non avrebbe potuto sopravvivere un secondo di più senza una bottiglietta di cocca-cola™. E mentre TATA cercava di centrare con una moneta da un euro la fessura della macchinetta, la capotreno, scrollandosi di dosso il BCO e picchiandolo ripetutamente con un pezzo di binario divelto appositamente, le disse gentilmente che il treno stava partendo e che avrebbe potuto comprare l'agognata bibita anche nella carrozza bar. Ma TATA non l'ascoltava! Era troppo intenta a recuperare la moneta che nel frattempo le era caduta sotto il distributore delle bibite.
Fortunatamente la capotreno provò pietà e permise loro di salire sul trenino che, per la cronaca, partì solo dodici minuti dopo. Maledetti alieni!
Nella prossima puntata di BCOyager parleremo di fatti misteriosi accaduti durante i servizi fotografici della scorsa settimana ma anche di...
"Cavaliere templare", "Gerusalemme", "Santo Graal"... sono tutte parole crociate?
L'uomo ragno è un web designer?
Un pasticciere quando muore vuol farsi cremare?
Il salmone è un grosso cadavere?
Un arciere brutto cerca un centro estetico?
Ma soprattutto, perché BCO perde tempo per scrivere (male) queste cose? Mistero!



Proverbio del giorno:
"Una mela al giorno non piglia pesci."

Stay tuned!

PS- Gli eventuali errori grammaticchali presenti nel testo non sono colpa mia di me ma dovuti a delle misteriose interferenze aliene!